Da qualche mese ho iniziato questa nuova esperienza con grande piacere.
Tengo delle piccole conferenze di cucina presso la biblioteca dell’ospedale di Piacenza attraverso il gruppo Amop : associazione malato oncologico Piacenza.
Questo gruppo e’ nato nel reparto di day hospital di oncologia grazie ad alcuni medici e personale infermieristico i quali si adoperano con grande umanità per organizzare e pianificare le attività del gruppo benessere che spaziano fra pilates, massaggi, cucina, giardinaggio, yoga, ballo, naturopatia, riflessologia, insomma ogni giorno il gruppo cresce e si allarga offrendo una vastissima gamma di servizi legati al benessere gratuiti per chi e’ stato colpito da questa malattia, per chi ne è uscito e per chi è ancora in cura.
Ebbene farne parte e’ per me motivo di orgoglio.
Spesso mi sono ritrovata a pensare se ne sarei stata all’altezza, se fossi riuscita veramente a coinvolgere le persone.
Ora dopo soli 2 incontri sono finalmente più tranquilla e sapete perché? Perché ho conosciuto queste Signore e Signori che mi seguono con tanto interesse e che, anche se capiscono che io sarei più a mio agio dietro ad un fornello che non dietro ad una scrivania, non mi giudicano.
Ho raccontato loro la mia vita professionale la mia formazione i miei interessi e le mie passioni…una su tutte la cucina!
Mi ascoltano, si confrontano con me, mi chiedono e mi consigliano, si proprio…mi consigliano anche ma, soprattutto non hanno pregiudizi nei miei confronti.
A loro poco o nulla importa che io non sia uno chef professionista con chissà quale qualifica. Loro sono al mio livello perché dentro di loro c’è passione, la stessa che vedono nei miei occhi, che sentono nei miei racconti e che insieme condividiamo in quell’ora che trascorriamo insieme.
Il cibo che molto spesso potrebbe curarci e’ anche lo stesso che talvolta ci avvelena, quindi il cibo medicina o veleno sono la base delle argomentazioni dei nostri incontri.
Quando mettiamo del cuore in ciò che facciamo difficilmente potremmo non avere successo!
Probabilmente bisognerebbe prendere esempio da alcune di queste persone che pur scoprendosi malate hanno il desiderio di sentirsi persone vive, interessate a scoprire le novità e, desiderose di coltivare le loro passioni.
Ecco credo che questo sia lo spirito giusto che dovrebbe animare ognuno di noi nella vita di tutti i giorni per poter liberamente accrescersi e migliorarsi sotto tanti punti di vista.
Meditate gente…meditate.
Un giorno ci si sveglia e il mondo crolla e tutto quello per cui abbiamo lottato, urlato e litigato non ha più valore. Dall’altra parte c’è invece la nostra vita appesa ad un filo….ecco per che cosa bisogna lottare.
Grazie alle mie Signore che con tanta partecipazione ed affetto mi incoraggiano e mi apprezzano condividendo insieme a me la passione per la cucina sana e naturale!
A presto!
Stefania