Fare la pasta in casa e’ terapeutico. Aiuta anche a riflettere, l’altro giorno pensavo infatti che, riprodurre una ricetta vista su di un libro o su internet e’ semplice, ma, non facile.
Vorrei quindi condividere questo pensiero con voi.
Dietro ad ogni piatto, ben fatto, intendo con tutte le caratteristiche che io attribuisco ad un piatto per essere buono, e, non sono poche, ci sono sempre piccoli trucchetti.
Vi provo a spiegare cosa intendo per buon piatto, perche’ non e’ cosi scontato.
Sicuramente gli ingredienti sono fondamentali per cambiare il sapore di un piatto, ma, anche le mani, il tempo, e la testa che abbiamo nel momento in cui prepariamo il piatto sono importanti. La serenita’, l’energia che mettiamo in un piatto, inevitabilmente le mangiamo insieme al contenuto del piatto. Capirete quindi che, se, uno e’ incazzato nero meglio che non si metta a cucinare. Sono sicura che ognuno di voi dara’ la giusta interpretazione a seconda di se, credete o meno, a quello che dico. Che, mi dispiace dirvelo, e’ la verita’.
Un corso di cucina serve anche a questo, a cucinare in armonia, in tranquillita’ e, a capire come sfruttare i piccoli trucchi per realizzare un piatto. Ma, soprattutto a preparare un piatto fatto con tutto l’amore che merita.
VENIAMO A NOI..
Ingredienti per 4/6 persone tempo 30 minuti e ❤️
Due mazzetti di erbette o biete rosse gia’ cotte e strizzate e frullate ( ridotte a purea) 25 foglie circa
500 gr di farina di grano duro ( grani antichi, tipo senatore cappelli o timilia perfetti)
acqua
pizzico di sale
Per il condimento
Una verza piccola
5/6 pomodori secchi
60 gr di pinoli
30 gr Pane secco tostato
1 arancia (la scorza grattata)
olio extra vergine d’oliva
Esecuzione
Su di una spianatoia iniziate ad impastare la farina con le erbette e solo dopo iniziate ad aggiungere acqua poco a poco, vedrete che la vostra pasta prendera’ forma gradatamente e diventera’ ben compatta ma non dura e neanche morbida 😂 lo capirete toccandola quale sia la giusta consistenza.
Tiratela con un mattarello di marmo e ricavate dei maltagliati con una rotella taglia pasta. Lasciate in ammollo i pomodori secchi e riducete la verza a fettine sottili, io uso la mandolina ( e’ vero e’ costosa, ma se considerate che ne rompete almeno 2/3 nella vita questa e’ un ottimo investimento e dura tutta la vita, in piu ci fate una serie di cose infinite…io la amo). Tagliate i pomodori secchi con un bel coltello di ceramica ( non ossidano le verdure crude, io mi trovo molto bene, questi in particolare hanno il supporto ed e’ utilissimo visto che sono delicati e rischiate altrimenti di sbeccarli). Lessate la pasta in una pentola con abbondante acqua salata solo pochi minuti, la pasta cuoce immediatamente non avendo uovo all’interno. In una padella con un filo d’olio extra vergine d’oliva fate appassire la verza, aggiungere mezzo bicchierino d’acqua, lasciate andare 1 minuto e aggiungete i pomodori, i pinoli, dopo 2 minuti la pasta scolata ma ancora con un pochino d’acqua, appena vedete che si attacca togliete dal fuoco e spolverate con pane secco grattato e precedentemente tostato in padella antiaderente qualche minuto senza niente. Finite con una grattatina di scorza di arancia. Buon appetito!