Qualche mese fa avevamo pensato di organizzare nella nostra scuola un corso che avrebbe tenuto una mamma per insegnarci a fare queste utili pezze cerate per sostituire al 100% la pellicola trasparente, l’alluminio etc.
Poi e’ arrivato il corona virus e amen.
Cosi l’altro giorno con mia figlia abbiamo pensato di provare a produrle e …..guarda di qua’, chiedi di la’…alla fine ci siamo fatte la nostra idea e abbiamo dato inizio a questo laboratorio!
Sapete tutti quanto io tenga all’ambiente, alla natura, al cibo sano e sostenibile, pertanto cercare di ridurre la plastica nella quotidianita’ della nostra vita familiare e’ un obbiettivo che da anni mi sono prefissa. Ho gia’ eliminato l’alluminio, i sacchetti gelo ( li acquisto in mater-bi li trovate anche all’esselunga per esempio ) le bottiglie d’acqua grazie al mio fantastico depuratore che produce acqua alcalina…( chiedetemi a riguardo..) e cerco quando riesco di acquistare prodotti sfusi senza involucri.
Ebbene in questo momento storico (speriamo unico 😅 ) il nostro Pianeta stava cercando di tirare un respiro di sollievo….e complice il lockdown ha regalato giornate prive di smog a tutti, addirittura mia mamma e mia sorella che vivono a Piacenza nel cuore della pianura padana, si sono concesse pranzi in giardino, una cosa, che io ricordi, non accadeva da quando andavo alle elementari!😂
Ma….e si perche’ purtoppo un ma c’e’ ed e’ bello grosso….con questo coronavirus ci siamo tirati la zappa sui piedi…e che zappa. Perche’ il rovescio della medaglia di avere avuto aria pura e frizzantina….portera’ poi nel futuro quasi immediato ad un inquinamento terrificante…
Quando sento notizie come avremo bisogno di 300.000 mila mascherine al giorno per coprire il fabbisogno di questo o quel comparto e poi penso che questo numero va moltiplicato per il numero delle citta’, delle regioni e cosi via mi prende un colpo….milioni e milioni ma che dico miliardi di pezzettini di plastica che dovremo smaltire….
Dove andranno tutte queste mascherine dopo l’utilizzo? E ancora, se e’ appurato che le mascherine siano indispensabili, i guanti che invece e’ stato confermato non essere necessari se non nei negozi etc…ma che comunque vedranno aumentare di numeri iperbolici il loro utilizzo, dove li smaltiremo?
Ma ci sono solo io a chiedermi dove andranno tutte queste tonnellate di plastica? Vi prego rispondetemi, non lasciatemi sola….
Ecco io non vi nego che non ci dormo la notte,..per non parlare dei disinfettanti! La mia battaglia degli ultimi 6 anni!!!!!
Ecco, qui la situazione si complica notevolmente perche’ il continuo disinfettare non potra’ che portare danni irrimediabili…che si riverseranno nella nostra acqua per prima, e nella natura poi. Creando il tanto temuto problema dell’antibiotico resistenza…che poi non sara’ meno grave di questo coronavirus…anzi!!!
Davvero nessuno si chiede cosa posso fare io?
Sono sicura di si!
Anche se siamo davanti ad un problema che ci rende impotenti, vista la sua enormita’, vi prego tutti fate qualcosa, anche poco, ma fatelo, solo agendo con coscienza e amore verso il prossimo e noi stessi potremo tornare ad avere un ambiente migliore.
Lo sapete che da quando e’ iniziata tutta questa cosa io non ho ancora acquistato un disinfettante e una mascherina? come ho fatto?
Semplice, ho agito secondo natura e coscienza.
Per la pulizia come sempre mi sono affidata ai miei cari adorati amici microrganismi, ( chiedetemi tutto a rigurado…non temete e’ un metodo efficace e sicuro per pulire e vi garantira’ una buona protezione contro batteri e virus agendo esattamente al contrario di quello che fanno i disinfettanti ovvero : il vuoto microbico. Con i microrganismi, quel vuoto, viene riempito con batteri buoni innocui, batteri che comunemente abbiamo in casa e che popolano il mondo, in questo modo per il principio della dominanza batterica , questa percentuale che immetto si unisce a quelli che vivono normalmente in natura non lasciando spazio all’insediamento dei patogeni.
Per il gel disinfettante ho usato gli oli essenziali tea tree e lavanda uniti e sfregati insieme sulle mani, e come mascherina ?…sono stata fortunata ne ho ricevuta una in regalo in tessuto lavabile e nel frattempo ne ho ordinate alcune online in tessuto dotate di una tasca dove potere inserire un filtro lavabile.
Bene spero di avere suscitato in voi interesse e spero veramente di potervi consigliare ed aiutare…ma veniamo alle Beeswax wraps che sono un’altro metodo molto efficace per prevenire l’inquinamento.
Occorrente e tempo 45 minuti ( io ho cerato 7 pezzi)
Cera vergine d’api ( clicca qui)
Carta forno
olio di cocco ( clicca qui , meglio di qualita’ visto che deve stare a contatto con gli alimenti che poi mangerai )
Per gli Scampoli di tessuti se non avete nulla in casa ecco qualche tipo cliccate qui oppure questi
Ferro da stiro
Una pezza bianca
Asse da stiro o tavolo per appoggiarsi
Preparate le pezze delle misure che volete, io le ho fatte da 25/30/50 cm
lavatele con sapone di marsiglia e lasciatele asciugare.
Una volta asciutte stiratele e iniziate la ceratura, preparando sull’asse da stiro o sul tavolo il telo bianco ben steso dove appoggerete il foglio di carta forno, posizionate la pezza di tessuto e bagnatela con un paio di cuccchiai di olio di cocco sparso ( scaldatelo a bagno maria prima per farlo sciogliere ) spargete la cera non ce ne vuole tantissima circa 2 cucchiai a seconda della dimensione della pezza, e ricoprite con altra carta forno, prendete il ferro caldo e fate sciogliere bene la cera bastano 2/3 passaggi, l’importante e’ che guardate bene dove si sparge la cera, se notate qualche parte dove non c’e’ potete alzare la carta e aggiungere un piccolo pezzetto di cera.
La sequeenza delle immagini e’ come da racconto, l’ultima e’ mia figlia che ne cera una da sola.
La cosa piu’ importante che facciate la prima dopo vi tarate da sole per la seconda…
L’asciugatura e’ piuttosto veloce, lasciatele all’aria aperta 10/15 minuti, poi per comodita’ io le ho piegate e le tengo in frigo cosi’ restano ben dure, anche se spesso sono tutte utilizzate.😅
Potete avvolgere formaggio, vegetali tagliati, chiudere contenitori, si lavano semplicemente sotto acqua fredda e durano parecchio e non da ultimo hanno un otttimo potere conservativo degli alimenti. Una volta che perderanno la ceratura dovete buttarle e produrne delle nuove.
Ma nel frattempo avrete risparmiato rotoli di plastica!
Grazie amici 😍